Iscriviti alla newsletter per rimanere aggiornato

inserisci il tuo indirizzo Email

    Subscribe to newsletter - tutte le categorie feed

    Iscriviti alla newsletter per rimanere aggiornato
    inserisci il tuo indirizzo Email »»»

  • Publii: ecco perché ho abbandonato Wordpress e Drupal per un generatore di siti statici

    III➤ Il perfetto CMS che sostituisce Drupal e Wordpress, parliamo di Publii, generatore di siti statici facile, veloce e adatto ai principianti
    Mi sono ritrovato nella necessità di cercare un sistema integrato di creazione, gestione e archivio dei miei siti, che fosse il più economico possibile, meglio ancora se totalmente gratuito. Ma non è solo una questione di risparmio: il motivo che mi ha spinto definitivamente ad attivarmi, è stato il fatto che a causa dei bug presenti all'interno dei vari CMS (Content Manager System), anche quelli più rinomati e diffusi (come Wordpress, Drupal, Joomla) o dei plugin relativi, ogni tanto capitava di dovermi difendere da attacchi di hacker senza scrupoli, pronti a sfruttare i "buchi" presenti per inoculare codice malevolo o per utilizzare lo spazio del mio hosting a loro vantaggio. Chi gestisce dei siti con Wordpress, Drupal o Joomla, sa bene quanto ogni giorno emergano nuovi exploit, ed essendone anche io un utilizzatore seriale, mi sono trovato più volte costretto ad agire per limitare i danni. Così, oltre al denaro, anche il tempo impiegato per queste attività di difesa ed aggiornamento è diventato davvero troppo oneroso, e faticoso, visto che ogni volta mi tocca agire con attenzione per verificare se i vari plugin o i temi presenti, non vengano disabilitati / corrotti dalla nuova versione appena installata. Ma c'è di più: abbandonare un CMS tradizionale per uno alternativo porta ad ottenere dei vantaggi enormi che non sono subito evidenti, ma di questo ne parlerò più avanti, se avrai la pazienza di seguirmi leggendo l'articolo...
  • Social media e privacy: possiamo stare tranquilli

    III➤ Alcuni consigli e accortezze da seguire per salvaguardare il più possibile la privacy e la sicurezza online, soprattutto nei social network
    Tutti noi che usiamo internet, e soprattutto i social media, ci chiediamo spesso quanto siamo sicuri mentre navighiamo online. Effettivamente, dopo gli ultimi scandali che hanno colpito i social network, come Facebook con Cambridge Analytica, molti utenti del web hanno iniziato a chiedersi come vengono usate le informazioni personali che inseriamo su internet. Purtroppo in molti casi non c’è modo per evitare di inserire i nostri dati per poter usufruire del servizio che richiediamo, dunque come possiamo fare? Ecco alcuni consigli e accortezze che potete seguire per salvaguardare il più possibile la privacy e la sicurezza online, soprattutto nei social network...
  • Cubbit Cell: il dispositivo definitivo per archiviare in sicurezza i dati personali in cloud senza spendere una fortuna

    III➤ Oggi il lancio su Kickstarter di Cubit Cell: grazie ad un'azienda tutta italiana saranno rivoluzionati i tradizionali servizi in cloud
    26/02/2019 - segnatevi questa data: potrebbe essere la svolta dell'archiviazione in cloud! Infatti proprio oggi, per la precisione in questo momento, Cubbit, la startup che rivoluziona i tradizionali servizi cloud, fa il suo debutto su Kickstarter! Ma di che si tratta? La tecnologia di Cubbit garantisce all’utente un'esperienza simile ai tradizionali servizi cloud, a cui però si aggiungono esclusivi vantaggi: velocità di upload/download incredibilmente elevata, privacy totale e sicurezza dei dati di livello militare - a prova di data breaches, un'architettura green e attenta all'ambiente, una azienda al 100% italiana, fino a 4 account: all'utente sono concessi fino a 4 account. In questo modo, è possibile acquistare la cella con un amico e sfruttare insieme lo spazio di archiviazione cloud, espandibilità gratuita: la Cubbit Cell è espandibile fino a 4 TB di spazio cloud gratuitamente, è sufficiente collegare un qualsiasi dispositivo di archiviazione esterna tramite l’apposita entrata USB. Per ogni GB di storage fisico che l'utente collega alla Cubbit Cell, la metà viene trasformata in spazio cloud e reso disponibile all'utente, zero-Knowledge: i file dell'utente non sono memorizzati all'interno della cella dell'utente. il file è crittografato, suddiviso in blocchi, moltiplicati (per assicurarne la ridondanza) e distribuiti attraverso la rete di Cubbit Cell attraverso canali criptati end-to-end. Come ciliegina sulla torta, la cella non memorizza nemmeno la password dell'utente né la sua chiave di crittografia casualmente generata. Per saperne di più vi basta leggere l'articolo...
  • Pages