Calcolo ISEE: giacenza media, saldo, Postepay, Paypal, carte prepagate con e senza IBAN e altri consigli utili
Chi ha un figlio che frequenta la scuola e che usufruisce della mensa, per poter beneficiare di un costo minore delle rate, rispetto al massimo previsto, prima della scadenza (di solito fissata a fine settembre), presenta la DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) per ottenere il suo numero ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) da segnalare poi al proprio Comune di appartenenza.
Ma l'ISEE non è utile solo per la mensa scolastica, attraverso questa procedura infatti, i cittadini possono accedere, a condizioni agevolate, alle prestazioni sociali o ai servizi di pubblica utilità:
- ISEE Ordinario o Isee Mini, utile per la generalità dei casi;
- ISEE Minorenni, utile per alcuni nuclei monoparentali;
- ISEE Università, utile per la richiesta di prestazioni di diritto allo studio;
- ISEE see Sociosanitario, utile per richiedere prestazioni di natura sociale e sanitaria;
- ISEE Corrente, basato sui redditi degli ultimi dodici mesi;
- ISEE Integrativo, modello da compilare in caso di situazioni eccezionali o per integrazioni.
Dove non sono previste date di scadenza, è possibile presentare la dichiarazione in qualsiasi momento dell’anno.
Per chi si cimenta a compilare una richiesta DSU per il calcolo dell'ISEE, riporto di seguito alcuni consigli che mi sono stati utili:
Innanzitutto fai attenzione! Non prendere come riferimento, la documentazione necessaria per la DSU dell'anno prima, perché i dati per redigerla, cambiano di anno in anno. Se ti rechi personalmente al CAF, potresti rischiare di non avere tutte le informazioni necessarie ed essere costretto a rifare la fila. Richiedi, o cerca online, quali sono i documenti necessari per la DSU dell'anno in corso.
Se proprio non si è esperti in materia, o ci si trova in difficoltà a masticare burocratese, è meglio evitare di effettuare la richiesta da sè per via telematica. Sono il primo ad essere a favore dell'innovazione, ma, purtroppo, così come è stato organizzato il sistema, ti avverto che è molto facile correre il rischio di sbagliare ad inserire qualche dato, con tutte le conseguenze negative del caso. Ricorda che c'è una responsabilità penale per chi dichiara il falso.
Tra le altre cose, per quanto riguarda le informazioni bancarie, dal 2016 è necessario indicare, tra i rapporti finanziari, il saldo e la giacenza media di tutte le carte prepagate in proprio possesso, ma a questo proposito c'è da fare un distinguo: per quanto riguarda le carte prepagate CON IBAN e quelle SENZA IBAN.
Mentre le prime sono assimilate al possesso di un vero e proprio conto corrente, ed è quindi possibile ottenere più o meno facilmente i dati richiesti, per le seconde non sempre è fattibile riuscire ad ottenerli. In ogni caso, qualora l’istituto di credito non rilasci la giacenza media, sarà il contribuente a doverla quantificare, tramite il seguente procedimento:
- somma di tutti i numeri creditori annuali reperiti negli estratti conto, relativamente a ciascun rapporto;
- divisione della cifra totale per 365.
ISEE e POSTEPAY
Di sicuro, lo dico per esserci passato personalmente, per quanto riguarda le carte prepagate POSTEPAY, è necessario richiedere SOLO il saldo al 31 dicembre dell'anno prima, attraverso un modulo da compilare direttamente allo sportello (purtroppo per ora non è possibile farlo online). In questo caso non è necessario (e neanche possibile) riportare la giacenza media. A confermarlo c'è questa risposta data ad un cliente che chiedeva:
"Quindi il saldo e la giacenza media annua non posso reperirli online? Presso l'ufficio postale è un servizio a pagamento? Grazie in anticipo."
risposta di Postepay ufficiale (bollinoblu) su Facebook:
"Per le Postepay nominative non dotate di Iban è possibile richiedere in Ufficio Postale il saldo al 31 dicembre; non è prevista la relativa giacenza media."
ISEE e Postepay: risposta ufficiale di Postepay su Facebook
ISEE e PAYPAL
Discorso diverso per i conti correnti online tipo PAYPAL: facendo ricerche in rete, ho trovato molta confusione sul fatto se sia necessario o meno riportare saldo e giacenza media per questa tipologia di conti.
Per fortuna, dopo molto cercare, sono riuscito a trovare la risposta definitiva direttamente dal sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, nella sezione "Risposte ai quesiti sull'attuazione del nuovo ISEE", alla domanda diretta:
"Ai fini dell'ottenimento dell'ISEE, il conto Paypal è una componente patrimoniale che necessita di essere inserita nei corrispondenti moduli della Dichiarazione Sostitutiva Unica? In caso affermativo, troverebbe posto nella prima o nella seconda sezione del Quadro FC2 recante il 'Patrimonio mobiliare'?"
il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, risponde così:
"No, è solo un metodo di pagamento"
ISEE e Paypal: risposta ufficiale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
AGGIORNAMENTO DEL 16/01/2017: fra i tantissimi che visitano quotidianamente questo articolo, mi scrive Stefano, che ringrazio, chiedendomi di mettere in evidenza quanto segue: il CONTO PayPal è un conto virtuale online e quindi, come visto, non rientra nella giurisprudenza dei conti reali, mentre la CARTA PayPal è assimilabile ad un vero e proprio "conto bancario" con tanto di IBAN, quindi, se sei in possesso di una CARTA PayPal, fai attenzione perché, questa, come tutte le carte con IBAN, la devi dichiarare!
Spero di esserti stato utile: sarebbe gradito un Mi Piace o +1, in questo modo contribuirai a divulgare informazioni interessanti.
Concludo con una speranza: visto che per la maggior parte delle informazioni richieste, si tratta di dati che sono già in possesso delle amministrazioni pubbliche, spero che in futuro il cittadino sia semplicemente chiamato a visualizzare e confermare i dati della DSU direttamente da casa o dal proprio dispositivo mobile. In questo caso potremmo parlare di vera innovazione, nel frattempo non ci resta che incrociare le dita e augurarsi di non aver sbagliato ad inserire qualche dato. In bocca al lupo!