Assicurazione scooter e auto: trovare la tariffa migliore senza perdere il bonus malus ed altri utili suggerimenti
Tempo fa ho deciso di rinnovare la polizza RCA della macchina cambiando assicurazione, il caso a voluto che proprio pochi giorni prima mi riguardassi una puntata di Report intitolata: "Il debole dell'Autorità: Consob, Antitrust, Privacy, Agcom, Isvap, Aeeg" in cui si parlava tra le altre cose anche dell'ISVAP (oggi IVASS), che, denunciava la Gabanelli, dovrebbe vigilare sulle grandi compagnie di Assicurazioni, mentre nella sua storia è intervenuta sull’aumento delle tariffe solo una volta, nel 2003.
Ora, tralasciando l'inutilità di tale Authority, una buona notizia è stata quella di scoprire, guardando l'inchiesta, che sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico è possibile compiere una ricerca delle tariffe migliori proprio come si fa sui siti più blasonati quali segugio.it, facile.it, ecc. basta recarsi sulla pagine del TuoPreventivatore.
Quindi, dopo aver inserito tutti i dati richiesti, scopro una serie di offerte tra cui ce ne sono alcune che mi fanno risparmiare più di 100 euro rispetto al balzello che pago alla mia compagnia attuale. Non male!
A questo punto decido di selezionare le proposte migliori e mi metto a cercare, nei siti delle aziende relative, i contatti e le sedi più vicine a casa.
Infatti, prima di decidere quale scegliere avevo necessità di dipanare un dubbio che mi assillava da tempo: il contraente dell'attuale polizza è mio padre ma il proprietario dell’auto sono io e non siamo conviventi, avendo la macchina assicurata con bonus malus e trovandomi in prima classe da anni, mi chiedevo se facendo il cambio rischiavo di passare di colpo alla 14 esima, come succede a chi si assicura la prima volta.
D'altronde non faccio incidenti da più di dieci anni, ho più di 30 punti della patente, e mi sarebbe scocciato molto perdere un vantaggio anche se minimo (la prima classe) che avevo accumulato dopo aver pagato per anni assicurazioni che ad ogni scadenza approfittavano per alzare la tariffa (proprio come denunciato da Report).
Così come prima cosa, invio a tutti il quesito per email, anche per capire quali tra le compagnie scelte rispondeva in maniera più celere: un piccolo test d'ingresso.
Il risultato è stato alquanto deludente: alcune mi hanno risposto con messaggi automatici, altre mi hanno indicato di rivolgermi alle filiali fisiche senza rispondere direttamente, altre ancora hanno completamente ignorato la mia richiesta.
Per fortuna c'è stato qualcuno che invece ha chiarito il dubbio: anche se a contrarre l'assicurazione del mezzo è un altro, in caso di cambio assicurazione, è il proprietario che mantiene la categoria di bonus malus. Perfetto!
Così sono passato dalla teoria alla pratica e mi sono recato all'agenzia più vicina a casa non prima di essermi informato sulle nuove disposizioni in materia assicurativa, sempre meglio sapere le cose prima di firmare alcunché: infatti scopro che dal 18 ottobre 2015 non c'è più l'obbligo di esporre il tagliando, visto che lo stato assicurativo del mezzo da quel momento risulta sul sistema online.
Mi reco quindi all'agenzia prescelta, quella che mi propone il prezzo più vantaggioso facendomi risparmiare, come dicevo, più di cento euro rispetto a quella attuale. Dopo i convenevoli di rito, firmo il contratto, pagine su pagine che manco stessi facendo il rogito per comprare il Colosseo e, finalmente, mi rilasciano la documentazione che prendo e porto a casa dove vengo assalito da alcuni dubbi:
- Sul contrassegno, quello giallo per intenderci, c'è una grossa scritta in stampatello: "ANNULLATO": perché non ci sono indicate le tipiche informazioni di sempre quali la targa, il tipo di autoveicolo e la scadenza? Che senso ha questa scritta? Il contrassegno in questo stato è valido?
- Dicevo che, dopo le modifiche, la Legge non prevede più l'obbligo di esporre il contrassegno, ma è comunque necessario avere con sé la certificazione in caso di controllo da parte delle forze dell'ordine... stando così le cose, dove starebbe l'innovazione? Mi dicono che posso scaricare il file in PDF del certificato assicurativo e tenerlo in macchina "perché ha lo stesso valore legale di quello originale", sarà vero? La domanda è lecita visto che in rete c'è chi è stato multato per aver mostrato durante il controllo solo una stampa al posto dell'originale, qualcuno azzarda l'ipotesi che forse l'agente accertatore non conosceva bene le disposizioni... chi ha ragione? Insomma, la stampa del certificato assicurativo in PDF vale come l'originale?
- Dappertutto leggo che per cambiare compagnia assicurativa, non è necessario fare nulla, è tutto automatico: ma è davvero così?
Andiamo con ordine:
- Da quanto ho capito chiedendo in giro, sul contrassegno viene posta la scritta "ANNULLATO", perché non essendoci più l'obbligo di esposizione, le compagnie pur essendo costrette a consegnare al cliente la documentazione per i controlli stradali, preferiscono rilasciarla con il talloncino in questo modo. Tutto qui! Quindi la scritta "ANNULLATO" sul contrassegno assicurativo, si riferisce solo al talloncino, quello che una volta si staccava e si attaccava sul parabrezza, mentre il resto del documento è comunque valido.
- Relativamente al fatto se la semplice stampa del PDF del certificato assicurativo valga per legge quanto l'originale, per saperlo, bisogna riferirsi al provvedimento del 22 dicembre 2015 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.3 del 5-1-2016 che recita:
"Modifiche al regolamento n. 34 del 19 marzo 2010 recante disposizioni in materia di promozione e collocamento a distanza di contratti di assicurazione di cui agli articoli 183 e 191, comma 1, lettere a) e b), del decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209 - Codice delle assicurazioni private. (Provvedimento n. 41). (15A09811)"
Quello che a noi interessa è l'articolo 1:
"Nel caso di stipulazione di contratti di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, la trasmissione del certificato di assicurazione avviene su supporto cartaceo tramite posta o, ove il contraente abbia manifestato il consenso ai sensi del comma 2, su supporto durevole, anche tramite posta elettronica, nei termini di cui all'art. 11 del Regolamento ISVAP n. 13 del 6 febbraio 2008. La trasmissione della carta verde avviene su supporto cartaceo."
Quindi leggendo il testo, si chiarisce una volta per tutte che, alternativamente al certificato di assicurazione su supporto cartaceo è possibile ricevere lo stesso anche semplicemente in formato elettronico via email per poi stamparlo ed esibirlo in caso di controllo. Mentre, si evince sempre dal testo del provvedimento, che quanto esposto finora non vale per la carta verde, quella necessaria per guidare all'estero, che invece deve essere richiesta, se serve, in originale alla propria compagnia di assicurazione.
Visto che purtroppo c'è molta confusione in merito, mi sono stampato il testo del provvedimento e lo porto sempre con me insieme al certificato assicurativo in modo da evitare fraintendimenti in caso di controllo o nel caso dovessi trovarmi nella situazione di incidentarmi con qualcuno che non conosce bene le disposizioni di legge. Se vuoi puoi scaricare il PDF che ho preparato, lo trovi qui: PDF del provvedimento del 22 dicembre 2015 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.3 del 5-1-2016.
- Fai attenzione quando cambi assicurazione: infatti ho scoperto che non sempre si può fare in automatico come viene spesso raccontato. Questo è vero in teoria, ma se sul vecchio contratto è previsto diversamente, per la recessione, è necessario inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno nei tempi previsti, altrimenti rischi di dover pagare una penale salata... quindi prima di attivarti conviene che controlli la documentazione che hai firmato in precedenza, occhio!
Se pensi che siano informazioni utili metti un +1 o un Like. A te non costa nulla ed in più aiuti la causa informando tutti i tuoi amici... grazie in anticipo!
Ma perché in Italia le disposizioni non sono mai chiare?
C'è sempre chi dice una cosa e chi l'esatto contrario e tu non sai mai se stai facendo la cosa giusta con il rischio di sbagliare... purtroppo neanche leggendo il testo delle Leggi i dubbi si chiariscono, visto che sono zeppe di richiami, rimandi ad altri atti, note, postille... un vero caos!
Un amico che vive in Svezia, approfittando del post che ho lasciato su Facebook proprio su questo argomento, ha ripreso il mio racconto e lo ha raffrontato con la procedura necessaria per assicurare la macchina nel suo paese: il racconto che ne è risultato è sconfortante ma ci da anche la speranza di sognare che le cose possano cambiare in meglio anche in Italia, perché è provato, si può fare!
In breve, ecco i passi necessari per assicurare un'auto nuova a Norrköping (Svezia):
- compri una macchina
- ti arriva il giorno stabilito
- prima di andarla a ritirare, chiami un numero di telefono, lasci il numero di targa, il codice fiscale la data per la decorrenza e... FATTO! Nessuna firma necessaria!
"Come fatto?" dirai, "E il pagamento?", niente pagamento immediato, lo puoi fare con calma i giorni seguenti, quando ti arriverà a casa la fattura.
"E il contrassegno?" semplice, niente contrassegno! Se la polizia ti ferma, e vuole controllare se sei assicurato, lo fa online con il numero di targa. Logico, no?
Insomma, se in un paesino svedese hanno dei servizi efficenti mi chiedo per quale assurdo motivo non si riesca ad ottenere gli stessi risultati anche qui da noi in Italia: per cambiare la burocrazia vecchio stampo che ci assilla, sarà mica necessario sostituire la classe politica con persone più giovani e al passo con i tempi?
Ai posteri l'ardua sentenza.